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"Questo è il modo in cui la fantasy dovrebbe essere scritta. Nell'affollamento di opere di questo genere, i romanzi di Robin Hobb spiccano come diamanti in una massa di zirconi." George R.R. Martin
In un mondo pervaso da una magia sottile e inquietante, un'umanità fatta di servi e signori cerca di sopravvivere tra gli intrighi di corte e le minacce di misteriosi pirati, che manipolano le loro vittime privandole di ogni forma di raziocinio e sentimento. In mezzo a questi pericoli si aggira il giovane Fitz, un bastardo di stirpe reale, la cui sola consolazione è un magico e tenero legame empatico con gli animali. Accolto a corte, il giovane deve imparare nuove arti: l'uso delle armi, la scrittura, l'etichetta – e l'abilità di uccidere nell'ombra. Crescendo, affronta la solitudine che l'essere allevato per un mestiere crudele comporta, ma riesce a sviluppare i suoi poteri, eredità del sangue della stirpe dei Lungavista. Il primo incarico, ai danni della futura sposa dell'erede al trono, mette a dura prova la sua lealtà, ma gli svela anche i suoi veri amici e i suoi alleati: chi nella famiglia reale intende servirsi di lui come un'arma, e chi invece sa che in lui è riposta la chiave del futuro del regno… Sospeso nella magia del mito e del romanzo cavalleresco, L'apprendista assassino racconta un universo drammatico in cui la lotta fra il Bene e il Male non è mai una prevedibile guerra tra opposti inconciliabili ma scontro umano tra fato e necessità, tra libera scelta e destino, tra personaggi la cui esistenza è sempre, inevitabilmente, imprevedibile.
Robin Hobb (pseudonimo di Margaret Lindholm, nota anche come Megan Lindholm agli appassionati di fantasy) è nata in California nel 1952, ed è autrice di tre popolarissime saghe: la Trilogia dei Lungavista (The Farseer Trilogy), The Tawny Man Series e The Liveship Traders, tutte inedite in Italia. Paragonata a J.R.R. Tolkien e a Ursula Le Guin, Robin Hobb ha antecedenti letterari ben piú remoti. Nel mondo dei Sei Ducati de L'apprendista assassino non si trovano tanto creature e popoli fantastici, quanto gli echi di un Medioevo concreto e riconoscibile in cui anche i poteri magici affondano le loro radici nella natura e nel folklore. Oltre alle tracce di miti nordici e celtici e del romanzo cavalleresco, vi si ritrovano il tema del romanzo di formazione, nel processo di maturazione di un ragazzo che attraverso le difficoltà prende coscienza di se stesso, e le reminiscenze di epoche storiche in cui il male è rappresentato da invasori venuti dal mare. I suoi re e cortigiani richiamano l'universo drammatico di Shakespeare: la lotta fra il Bene e il Male è intrisa di un'alta moralità, e ciascun personaggio, pur originale e spesso imprevedibile, è segnato fin dal nome da un destino fatidico. I continui sviluppi della trama e le traversie del giovane protagonista sorprenderanno i lettori, coinvolgendoli intimamente nelle affascinanti vicende della Trilogia dei Lungavista.
Dettaglio del libro
Titolo del libro: L'apprendista assassino (Fanucci Narrativa) PDF
Categoria del libro: Kindle Store,eBook Kindle,Fantascienza, Horror e Fantasy
Dimensioni file=1152 KB
Lunghezza stampa=471
Venduto da=Amazon Media EU S.à r.l.
"Ragazzo", questo era il nome del giovanissimo Fitz Chavalier quando il nonno materno lo porta a Castelcervo, per consegnarlo all'altro nonno, quello paterno.Fitz è infatti il figlio illegittimo "bastardo" del principe ereditario Chavalier, uomo saggio e giusto ed amato dal suo popolo ed ora, con questo "frutto del peccato" a corte, rischia di veder minate diverse sicurezze.La famiglia reale è spaccata, un bastardo a corte non è mai cosa facile da gestire ed è il vecchio re Sagace, padre di Chavalier a prendere in mano le redini della faccenda: il giovane Fitz, sarà utile come uomo del re, un membro della famiglia ma, anche una figura a cui delegare aspetti diplomatici pericolosi e scomodi: diverrà quindi il sicario del re, un assassino che uccide ed avvelena le figure d'intralcio alla corona.Inizia così l'apprendistato del giovane che, dopo aver affinato nelle stalle reali il suo potere di entrare in empatia con gli animali, affina l'Arte, le nozioni militari e le proprietà delle erbe.Ma. è con l'Arte, la capacità dei reali e consanguinei di entrare nella mente delle persone che Fitz avrà più difficoltà e che lo porterà ad entrare in un conflitto che può essere la sua fine.Un libro ben scritto, personaggi empatici e con tratti molto veri. La storia della crescita e dell'istruzione del piccolo Fitz cattura il lettore, portandolo nella vita quotidiana del Regno dei 6 Ducati.Quando il libro sembra assopirsi, ecco che l'autrice ci sorprende con un colpo di scena o una messa alla prova del protagonista.Le ultime 100 pagine sono adrenalina pura, con un complotto macchiavellico ed orchestrato magistralmente dalla penna di Hobb.Se nel complesso il libro arriva ad una abbondante sufficienza, le ultime pagine sono da pieni voti!Un bel libro, inizio di una trilogia, che ora mi toccherà leggere...spero al più presto...o almeno quando la pila di libri in arretrato mi darà un po' di treguaAh, ho letto che alcuni accostano quest'autrice a Martin..io mi dissocio da questa comparazione. Brava Hobb, ma nonostante un finale con intrecci e congettura...non siamo sui livelli del Trono di Spade, il libro non è mai cruento e le vicende sentimentali non sfiorano mai la sfera sessuale, se non con fugaci baci sulla guancia...quindi direi che un Martin senza sangue, sesso e giochi di potere..non è un Martin!!!Buona lettura
"Questo è il modo in cui il fantasy dovrebbe essere scritto. Nell'affollamento di opere di questo genere, i romanzi di Robin Hobb spiccano come diamanti in una massa di zirconi."Questo commento di R.R. Martin, il cui verbo viene oramai preso come oro colato in qualsiasi occasione, mi trova inaspettatamente d'accordo.Non mi aspettavo così tanto da questo libro.Un libro fantastico, con una profondità dei personaggi e delle loro relazioni interpersonali che mi hanno colpito per la loro complessità e la loro bellezza.Un mondo ben costruito e uno stile intelligente che sanno coinvolgere emotivamente come pochi altri.L'autrice sa come si scrive. Ha saputo filtrare superbamente il tutto attraverso gli occhi di Fitz per ammantare l'opera di un'oscurità e al tempo stesso di una luce che difficilmente non vi faranno annoverare il libro tra i fantasy di razza.Col senno di poi trovo incredibili le recensioni negative che quasi mi avevano fatto demordere dalla lettura di questo libro.COMMENTO PER LA FANUCCI: nell'ebook ho riscontrato alcuni (circa 2-3) anacoluti che dovrebbero essere corretti. Inoltre SAREBBE ORA DI DISEGNARE UNA CARTINA DECENTE (come quella originale), e non la schifezza sgranata che allegate al libro.
Io amo il fantasy, ne ho letto tanto ed è in assoluto il mio genere preferito. Solo che troppo spesso mi imbarco in libracci scritti malissimo e dalla trama così approssimativa da farsi venire il mal di testa a cercare di capirne il senso.Troppe volte gli autori ritengono di dover obbligatoriamente scrivere una trilogia se no non è fantasy, mentre se si fossero fermati al primo capitolo avrebbero fato un favore a tutti!Ma non è questo il caso. Questo è un fantasy solido, pulito. Classico ma non scontato. Un primo libro che è sopratutto un romanzo di formazione e introduce al secondo episodio senza forzature.Il finale mi ha fatto piangere.
Le capacità della Hobb credo siano indiscusse, quindi passerò direttamente ai pareri prettamente personali. L'intero romanzo è in prima persona, tutto vissuto attraverso il racconto del protagonista, di quando era bambino. Io non amo molto le storie in prima persona, così come non amo quelle dove i protagonisti sono i bambini. La Hobb però ha un'ottima capacità di farti entrare nel suo mondo, fino allo strazio. Spiego il perché: si parla di un libro abbastanza massiccio, di cui il contenuto è per lo più "superfluo", nel senso che si poteva fare la stessa cosa con molte meno pagine. Quindi si dilunga su aspetti pressoché noiosi e marcati, dove una vera storia principale si fatica a vedere, se non quel che il protagonista vive. Se non fosse stato per il finale, in cui finalmente si riprende e chiude parzialmente il cerchio, avrei dato 3 stelle.PROMolto introspettivo con il protagonistaLa crescita di un assassino/avvelenatoreCONTRONoioso e superfluo in moltissimi pezziZero azioneComponente fantasy poco presente e quasi per nulla "motivata/spiegata"
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